Un’altra notte insonne. Il buio riempie la stanza. Io, te e forse qualche microscopico insetto nascosto chissà dove, gli unici esseri viventi, presenti al momento, in questo angolo di mondo. Ti sento respirare, la tua esistenza riassunta in quel soffio lieve, cadenzato, apparentemente tranquillo, unico rumore che riesco a percepire in questa strana notte di novilunio. Ogni volta che vieni a casa, insisti per dormire con me e io non dico mai di no. Averti al mio fianco mi fa stare meglio, mi fa sentire vivo. Io e te, creatore e creazione, padre e figlia, passato, presente e futuro insieme, o presente senza fine, se preferisci.
Lo posso percepire, l’amore che il tuo corpo emana, lo posso sentir uscire fuori dalle tue piccole dita che accarezzano il mio braccio, attraversare tutto il mio corpo e propagarsi ovunque, nello spazio infinito. Il battito del mio cuore accelera sempre di più, sopraffatto come sono da tutta questa incredibile energia che proviene da te. Avrei voglia di stringerti a me forte, avrei voglia di svegliarti e dirti quanto sei importante, ma non posso interrompere il tuo sonno tranquillo.
Ti accarezzo la testa, passo le dita tra i tuoi capelli così finì, così morbidi, sperando di riuscire a trasmetterti la stessa energia che mi doni tu in questo momento. Non riesco a vederti, il buio ti nasconde alla mia vista, così cerco di immaginarti. Conosco a memoria ogni linea del tuo viso e posso ricostruire nella mia mente, la tua immagine completa, perfetta. Chiudo gli occhi e ti vedo, sorridente come sempre. Mi domando cosa tu stia sognando in questo momento, in quale fantastico mondo tu ti stia muovendo. Vorrei addormentarmi adesso e sognarti, felice, tranquilla, soddisfatta della tua esistenza così piena di amore e di speranza. Vorrei addormentarmi, raggiungerti nel tuo sogno e farti un po’ di compagnia. Ma questa, apparentemente sembra essere una di quelle notti insonni che spesso si presentano al mio cospetto, impossibile per me lasciarmi andare al meritato sonno.
Mi alzo e un passo per volta, camminando nel buio, raggiungo l’uscita della camera e mi ritrovo nel salone. Mi distendo sul divano, accendo la tv, Netflix, scelgo il film: Manhattan Murder Mystery (Misterioso omicidio a Manhattan, 1993) di Woody Allen, mi sembra il miglior modo per cominciare questa nuova lunga notte insonne. Afferro una coperta di pile, la distendo sopra il mio corpo e mi preparo alla visione, fuori il buio ha inghiottito completamente il mondo, ed io vorrei tanto inghiottisse anche me, regalandomi il sonno che sogno, da tempo.