Sono giorni strani, inondati da mille pensieri, costruiti su ricordi ora felici, ora tristi. La mia memoria inciampa e cado, vittima di terremoti sentimentali, crolli, distruzioni, preludio a future ricostruzioni. Dolore, gioia, sorrisi e lacrime, bipolarismi per molti, ma non per tutti.

Organizzando alcune scartoffie ho ritrovato un componimento di qualche anno fa, scritto durante una vigilia di Natale un po’ speciale:  

Quando volli sapere,

il senso dell’esistenza,

strinsi i tuoi capezzoli,

che spruzzarono latte.

Potevi sudare lì,

dove eri solita chiedermelo.

Ho sfogliato ogni tessera,

del tuo mosaico incompiuto,

per farti crescere,

mamma.

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