Succede che stappo la mia sesta bottiglia di Fitou e brindo agli amici, ai compagni di viaggio, ai familiari vicini e lontani, a coloro che sono ancora in giro e a tutti quelli che, nel corso degli anni, hanno lasciato questa terra per andare altrove. Succede che chiuda gli occhi e lentamente mi trovi a rivivere i momenti più belli della mia vita, i sorrisi, le risate, battiti a cuor leggero tra una rottura di palle e l’altra. Succede che passi in rassegna i miei Natali passati, quasi fossi io stesso uno dei fantasmi di Charles Dickens. Succede che, uno sguardo verso lo specchio appoggiato sul tavolo del salone e, nessun riflesso di me su di esso.
Cose che possono verificarsi in questo periodo dell’anno, cose fuori dal comune. Smaterializzato, trasparente, di me corpo alcuno resta, solo i pensieri che si accumulano sempre più velocemente, solo il passato ad occupare parte dello spazio nel mio salone, nient’altro.
Fantasma di me stesso, invisibile perfino ai miei occhi, mi lascio andare a deliri mentali sempre più assurdi, mescolo i ricordi insieme, creo nuovi passati visualizzandoli come possibili futuri, o come presenti infiniti. Non c’è vita, non c’è morte alcuna intorno a me, tutto esiste e non esiste allo stesso tempo. Per un secondo riesco a visualizzare la mia famiglia al completo, tutti coloro che, almeno ai miei occhi, se ne sono andati troppo presto. Seduti di fianco a me, sorridono, parlano, fanno progetti, rievocano passati lontani, mentre io li guardo stupefatto, incredulo e li ascolto parlare in silenzio.
Per un attimo lungo un tempo infinito esistiamo e non esistiamo tutti insieme, in una dimensione irreale. Per un attimo ci stringiamo, ci facciamo gli auguri, brindiamo innalzando i calici di vino. Poi, tutto scompare nuovamente ed io torno ad esistere nel mio presente, al centro del mio salone, il bicchiere di vino in mano, la mia faccia riflessa sullo specchio. È stato un attimo intenso, profondo, qualcosa che non avevo mai vissuto, qualcosa che forse non vivrò mai più. Ma questa è la magia del Natale, spiegarla è impossibile, accettarla come se tutto fosse normale, il vero segreto. Quindi, brindo a me e a voi, brindo alle situazioni magiche che si presentano nella mia e nella vostra vita, brindo e poi brindo ancora, fin quando il mio gomito troverà la forza per alzarsi.