Disteso sul divano, gli occhi chiusi, Livia disegna appoggiata al tavolino da tè, seduta, di fianco a me. Sul giradischi un vecchio disco di Thelonious Monk, Ruby My dear, riempie la stanza. Sabati mattina di perfezione, nonostante il momento non sia dei migliori, nonostante il tempo, nonostante un nuovo lockdown imminente, nonostante questo periodo così avvilente, in parte vuoto. Tranquillità che si estende dai nostri cuori e raggiunge ogni angolo della casa, mi sento bene, a mio agio, in forma, nonostante alcuni fantasmi terribili continuino ad albergare nei miei pensieri.
Si fanno vivi a volte, nel silenzio interposto tra le note, nella pausa tra un fraseggio e l’altro, cercano di attrarre la mia attenzione, ma non mi curo di loro, oggi non c’è posto per pensieri di questo tipo. Mi allungo, respiro il profumo di Livia, le bacio la testa, lei mi respinge – Pas des bisous! – mi dice. Parla un italiano abbastanza corretto, ma quando faccio qualcosa che non apprezza, tipo un bacio improvviso, si rivolge a me in francese. È una cosa che mi fa ridere, che mi stimola a darle noia, a romperle le scatole, come diciamo noi dalle mie parti.
Così, la afferro, le matite colorate cadono a terra, alzo le gambe, la metto in equilibrio sui miei piedi, lei di riflesso allarga le braccia, quasi fosse un uccellino – Laisse moi!!! – grida. Mollo la presa, lei si adagia sul mio petto. Resta ferma, con le dita mi accarezza la barba, mi guarda, sorride, attende, sa che farò qualcosa. Improvvisamente la prendo per i piedi, la metto a testa in giù e comincio a farla oscillare, lei ride – Ancora…ancora… – dice, io la lancio in aria, la riprendo, la faccio rotolare sul tappeto, non le do tregua per qualche minuto, poi, mi accascio sul divano – Ahhhh… sono morto! – dico e chiudendo gli occhi mi butto sopra di lei.
Rimane incastrata sotto il mio peso – Laisse moi!! Laisse moi!! – grida scalciando, dimenandosi, mentre io continuo la messinscena. Si innervosisce, il suo tono di voce si fa più acuto, riconosco le lacrime che stanno arrivando, mi alzo ridendo – Non mi prendere in giro…e poi non vale, non sei nemmeno morto per davvero!! – dice stizzita.