Siamo esseri fragili e di fragilità composti…

Chicago, un periodo di tempo lungo circa quattro anni, forse il capitolo più duro della mia esistenza sulla terra, quello più intenso, per tutta una serie di motivi e situazioni che non starò a spiegare, e che dipanandosi nella mia vita, scivolando sulla mia pelle, l’hanno marcata in maniera indelebile, eletta a loro nuova dimora. …

Andrà tutto…nella giusta direzione…

È così che comincio la settimana, il sole che campeggia su un magnifico cielo azzurro, a sfondare con la sua luce, le finestre della mia camera, a prendermi a sberle per destarmi dal sonno, altro che carezze, schiaffi forti, violenti, che uniti al mal di testa e a qualche dolore alla schiena, fan sì che …

Inibizioni…tentazioni…

Così ti immagino, rientrare da lavoro, toglierti tutti i vestiti di dosso e subito dopo infilarti nella vasca da bagno vuota, il freddo dell’acciaio che ti fa sussultare, quando sedendoti, il metallo viene a contatto con la tua schiena, le natiche, parte delle gambe. Ti immagino aprire il rubinetto, dopo aver chiuso il tappo dello …

Momenti incastrati tra passato e futuro…

A volte, come è successo oggi, vengo a dar da mangiare alle papere, che vivono nello stagno del parco, a pochi passi da casa mia. Quando Livia era più piccola, un paio di anni fa, questo era uno dei nostri rituali preferiti. Dal lunedì al sabato mettevamo rigorosamente da parte il pane, poi, la domenica …

Giorni tranquilli…

Ti vorrei così, distesa sul divano, un bicchiere di vino, un sorriso, le finestre aperte, l’estate un po’ ovunque, una canzone o il suono della campagna, cicalio ininterrotto dall’alba al tramonto. Ti vorrei così, che parli, racconti, ti aggrappi a frasi lunghissime, in un vortice di idee e pensieri che trascinano entrambi, me e te, …

Ordine, disordine…

Sono in coda alla posta. Davanti a me venti persone che, distanziate in maniera regolare, mascherine sul volto, qualcuno coi guanti in lattice, attendono di parlare con l’impiegato. C’è silenzio, nessuno ha voglia di scambiare quattro chiacchiere con i propri compagni di sventure burocratiche, nessuno dice più dello stretto necessario, tanta è la fatica di …

Paradisi, inferni…

Ti sento, mentre scivoli lentamente nella stanza ancora abbracciata dalla notte. La tua presenza tranquillizza il mio lento risveglio, cadenzato da un battito di cuore regolare, che si traduce in un respiro lieve, il minimo dell’energia richiesta per sopravvivere.  Da qualche giorno, mi addormento velocemente e faccio sogni inusuali. In molti di questi, ci sei …

Mancanze domenicali…

Una tazza di caffè caldo, un bicchiere da vino vuoto, residuo della serata appena passata, la copia del The New Yorker aperta sul racconto di uno scrittore emergente, due croissant caldi, tulipani multicolore che spuntano da un vaso di cristallo, lo smartphone acceso, il tuo buongiorno che spicca sullo schermo. Se realizzassero un film su …

Amore è nulla più…

Ti vedo camminare sull’acqua di un lago, illuminata divinità, desiderio, passione, respiro, perfezione, un’immagine che fa bene al cuore. Ti muovi sicura, i piedi ben curati ad accarezzare le onde, i lunghi capelli al vento, il viso sorridente. Diretta verso un luogo a me noto, non ti lasci distrarre dal mondo intorno a te, ma …

Caotico giovedì…

Di passeggiate, boschi, laghi, profumi, colori, suoni e parole che si stendono ad attraversare migliaia di universi differenti, sentieri dispersi in mille direzioni, ognuno dei quali, conduce a te. Mi fermo, rifletto, i pensieri formano un’eterna ghirlanda fiorita e profumata, gelsomini bianchi, forse, non sono un’esperto di fiori, tanto meno di odori, anche se da …

Pensieri…

Il giorno che nasce, lento e sornione, si stende davanti a me. Tranquillità, caffè caldo, croissant, Bollani che suona il piano, qualche notizia letta di sfuggita sul giornale, la pioggia che cade, rumori lontani, agitazione che in queste ore non mi appartiene. I pensieri scivolano via, lontano da qui, il tempo sembra quasi essersi fermato, …

Dove sarò domani?

Sei così, l’equilibrio tra un passo e l’altro, un sorriso, una goccia di profumo, l’idea di toccarti, il mistero irraggiungibile che si allunga dalla punta delle mie dita all’infinito, nel buio di uno spazio lontano, tra assurdi universi e mondi paralleli che mai, probabilmente, riuscirò a visitare.  Compari e scompari, per poi ricomparire di nuovo, …

Gatti, sangue, cambiamenti…

Quello che sento esplodere dentro è un sentimento strano, ponte che si affaccia su un fiume in piena, gorgoglio, risucchio, perdita dei sensi, e poi, un rinascere tranquillo, un nuovo volto, una nuova via da percorrere, paure e incertezze scomparse quasi del tutto. Penso a questo mentre, riflesso nello specchio, mi osservo, mi rado. C’è …

Il pesco…

Guardo un pesco in fiore, oltre la strada, oltre il mio giardino. Sfoggia il suo colore in maniera sfacciata, non dimostra vergogna, nonostante il mondo intorno a lui stia cadendo a pezzi, temporale improvviso che riduce la città in macerie, persone che scappano, cercano riparo, fuggono a casa, gli ombrelli rovesciati a causa del vento. …

La fenice…

La tua presenza, carne, sangue, infiniti pensieri che si allungano in ogni direzione. Immagino la tua pelle, se così si può chiamare, fremere sotto le mie dita, mentre accarezzandoti, scivolo sulla tua guancia, sul collo, su una spalla scoperta. Immagino le mie dita, che registrano ogni informazione su di te, scanner di vita, sentimenti, morte.  …

Scopro di te…

Scopro di te guardandomi dentro, ascoltando quelle voci che, fin da quando sono nato, mi parlano senza interruzione, ma che da sempre ho ignorato, volutamente, dirigendo la mia attenzione verso il frastuono della vita. Clacson, motori, rumori indistinti, ma anche parole inutili, frasi gettate al vento come si getta la spazzatura il giovedì pomeriggio, prima …

Ma quando arriva la primavera?

Scivolo così, dalle lenzuola alla vita, sonno e veglia alternati, con interruzioni oniriche improvvise,  che si presentano a qualsiasi ora del giorno o della notte. Scivolo così, il pigiama nero, diventa jeans e camicia, le ciabatte si trasformano in scarpe. Prendo un caffè, esco di casa. È un mondo frammentario quello che mi circonda, ma il …

Domeniche surreali…

Nel silenzio della domenica mattina. Campane lontane, uccelli che cinguettano su un ramo di pesco fiorito – Devo ricordarmi di riempire di mangime le piccole mangiatoie in legno che ho disseminato sugli alberi del giardino… – penso, mentre osservo il mondo oltre la porta a vetri. Nuvole grigie ovunque, niente sole nemmeno oggi. Preparo il caffè, spalmo …

Fuori dal tempo, ci sei tu…

Cammino di fianco a te, lungo i corridoi bui del tuo palazzo. Siamo bambini che si prendono per mano, siamo risa che sbattono contro i tendaggi di velluto rosso, siamo parole che fanno tremare lievemente le tele appese alle pareti, a perenne memoria dei tuoi antenati. I loro sguardi austeri ci osservano, secoli di storia …

I sognatori, non imparano mai…

In questo mattino di note delicate, un po’ di sole, qualche albero in fiore – Dreamers, they never learn, beyond the point of no return, and it’s too late… – canta, a ragione, Thom Yorke. Ma esiste veramente un punto di non ritorno? Un troppo tardi? O è solo uno scivolare, di momento in momento, il cadere …

Deformazioni comportamentali…

Notti come questa, disperse in un pugno di ore anonime, bruciate dal tempo che passa, ma non dal fuoco della passione, notti come questa, che forse avrei dimenticato se non ne parlassi qui, in queste righe. Non scrivo per non dimenticare, ci mancherebbe altro, piuttosto per deformazione comportamentale. Niente di sorprendente, c’è chi non si …

Nubifragio…

Così, mentre cammino nella città devastata dal temporale, la pioggia a bagnarmi, ombrelli smarriti chissà dove, mi perdo in pensieri umidi, gelidi. Acquisti del mattino, compere, operazioni logistiche, in un mercoledì che ho odiato fin dalle prime ore dell’alba, figlio di una notte agitata, insonne. Destinazioni che odio, uffici, negozi, supermercati, una tortura in questi …

Partenze…

Ci son giorni così, di monitor vuoti e idee mancanti, di pensieri storti, sbiaditi, impossibili da mettere insieme, di minuti che cadono chissà dove, rimbombando forte al loro passaggio, ci son giorni così, senza sole, senza pioggia, nuvole scure incerte, disegni mentali inesplorabili. Mi alzo dalla scrivania, preparo un caffè, lo bevo bollente senza attendere …

Inaspettate primavere…

Vago in auto, senza meta, Tom Waits a farmi compagnia. I finestrini aperti permettono a questo venticello caldo, profumato, che oggi soffia tranquillo, di avvolgermi, tutt’intorno l’universo, esplode in un’inaspettata primavera. Cerco un posto rilassante dove parcheggiare la mia auto, possibilmente tra gli alberi di questa campagna mediterranea, che per me, la vince sul cemento …