Nel silenzio della domenica mattina. Campane lontane, uccelli che cinguettano su un ramo di pesco fiorito – Devo ricordarmi di riempire di mangime le piccole mangiatoie in legno che ho disseminato sugli alberi del giardino… – penso, mentre osservo il mondo oltre la porta a vetri. Nuvole grigie ovunque, niente sole nemmeno oggi. Preparo il caffè, spalmo la nutella sulle brioche, verso del latte freddo in un bicchiere e ripongo tutto su un vassoio in legno, aggiungendo una banana. Torno nel letto.
Accendo il tablet, cerco una radio inglese online, il caso vuole che sia la voce di Sting a darmi il buongiorno, la prima che sento in questa domenica mattina. Mentre bevo il caffè lui canta Englishman in New York, la sua musica mi mette subito di buon umore, l’attacco di questo pezzo mi piace da morire. Ascolto, e mi torna subito alla memoria il concerto che vidi a Chicago, nel quattordicesimo anno di questo secolo, lui in coppia con Paul Simon, il tour era On stage together, una meraviglia di spettacolo.
Finisco il resto della colazione ascoltando cantanti che non conosco, con la testa altrove. È da un po’ che non torno in quella bellissima città che è Chicago, posto al quale sono particolarmente legato, di conseguenza, quando i miei pensieri scivolano accarezzando le acque del lago Michigan, fino a scontrarsi con la skyline della windy city, mi sale sempre la malinconia.
Rapidamente mi alzo dal letto, infilo un paio di jeans, una maglietta, e dopo esser passato in cucina a prendere il sacchetto di mangime per uccelli, esco in giardino a piedi nudi. Fa freddo, l’erba è umida, sento i piedi bagnarsi, ma la sensazione è comunque piacevole. Mentre riempio le mangiatoie, gli uccellini mi svolazzano intorno, cinguettano. Ho la strana sensazione che mi stiano rimproverando ma faccio finta di niente, mi immagino Biancaneve, indosso il suo abito blu, giallo e rosso – Achille Lauro scansati proprio! – penso sorridendo. Provo a fischiettare la canzone che Biancaneve canta nel film Disney, e che i miei neuroni hanno registrato in maniera perfetta, in seguito alle quattrocentocinquantaquattro visioni della pellicola volute da mia figlia. I pennuti sembrano rispondere, si calmano e cominciano a mangiare.
Sorrido, torno in casa, sarà una domenica incredibilmente surreale, lo si capisce già da questa prima ora di veglia.