Mi abbracci, ti abbraccio – Se non è amore questo… – pensi, penso, mentre mi baci, mentre ti bacio – …se non è amore questo… allora è un mattino di pioggia… – penso, pensi, ancora, gocce che battono contro il vetro di una finestra semi aperta, nuvoloni neri a ricoprire il cielo, rimbombare di tuoni, cianciare di gazze che zampettano sul bordo del pozzo, nervosismi animaleschi a circondarci, e poi, una carezza che si allunga, percorre tutto il tuo, il mio corpo, diretta là, dove sei solita chiedermela, dove sono solito chiedertela, felini io e te, felini di Felliniana memoria, uno struggente Amarcord, oltre il prossimo fotogramma, la dolcezza, l’amarezza, di un ricordo proiettato sul futuro, passi da stendere, momenti da creare, allestire, visitare, arredi spazio-temporali – Ricordi come sarà? – ti, mi chiedo, sorriso che si disegna sul tuo, sul mio volto, un cenno della testa, a lasciar intuire a noi stessi un sì, certezze che muovendosi lentamente, ma sicure, si allontanano da noi, aprono completamente la finestra, gocce che cadono sulla mia scrivania, sui fogli, manoscritti appena stampati, sui libri, sul computer, su una tazza di caffè fumante, scivolano fuori, oltre il davanzale, e, quasi danzando, le une abbracciate alle altre, attraversano il giardino, meravigliosa pioggia settembrina a scivolare su di loro, gocce, gocce, gocce, meravigliosa pioggia settembrina ad accompagnare il loro cammino, oltre la siepe, un tempo infinito ad attenderle, un tempo infinito ad accoglierle.

Ti abbraccio, mi abbracci – Se non è follia questa… – penso, pensi, mentre mi baci, mentre ti bacio – …se non è follia questa… allora è vita… – penso, pensi, le gazze che improvvisamente volano via, il loro cianciare che si perde in un rinnovato silenzio, interrotto solo dalle gocce che cadono, io che mi alzo, chiudo la finestra, passo una mano sopra i fogli oramai bagnati, prendo la tazzina di caffè, bevo lentamente, tu che mi raggiungi, mi abbracci da dietro, il tuo corpo, il mio corpo, intensità di un istante infinito, le tue braccia intorno a me, le tue mani sul mio petto, la mia malinconia a scivolare sui tuoi capelli, a ricoprire le tue spalle nude, noi due così, un amore, una follia, una vita, una morte, noi due così, la dolcezza, l’amarezza, di un ricordo proiettato sul futuro, passi da stendere, momenti da creare, allestire, visitare, arredi spazio-temporali – Ricordi come sarà? 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *