Vigna che corre via, cuore che batte forte in petto, che si perde tra le sue foglie, tra i chicchi d’uva matura, pronta, per esser vendemmiata, cuore che fugge, per le strade di campagna, viuzze contorte, ancora sterrate, che portano lontano, nello spazio e nel tempo, oltre, lo spazio e il tempo, certe sere sono così, qualche parvenza d’estate, ultime agguerrite zanzare, sopravvivenza, un rigogolo che appollaiato sul fico, osserva il mondo, e ogni tanto regala il suo canto a chi lo ascolta, mentre tutt’intorno gli olivi lo accerchiano, sornioni, curvi, antichi, silenziosi, lo spiano, nascosti da centinaia di foglioline verdi e argentee, vibrazioni che solleticano la mente ad ogni soffio di vento, certi tramonti son così, rossore ad avvolgere tutto quanto, perfino i ricordi, che scivolano sull’erba, si mescolano alla natura, malinconia un po’ ovunque, cielo senza nuvole a riflettersi in una lacrima che timidamente si forma, scivola su una guancia, cade a terra, felicità, eternità.
Meglio lasciarsi andare, così, in un attimo eterno, tener ben aperti gli occhi, ascoltando ciò che il mondo ha da dire, farsi avvolgere, abbracciare, accarezzare, dal segreto dei segreti, nascosti sotto una pergola, i grappoli di uva fragola a pender su un tavolo di legno lungo quanto la nostra esistenza, oltre il prossimo istante futuro, ogni istante passato, amore, sogno, vita, morte, una lucertola che compare da dietro una sedia impagliata e velocemente si nasconde sotto un ciocco, il latrato di un cane, un fagiano che improvvisamente, da terra, spicca il volo e si allontana, scomparendo nel tramonto, preludio alla sera, preludio alla fine di un’altra giornata, forse, di un’altra vita.
Meglio lasciarsi andare, così, sedersi a tavola, osservarsi, pensarsi, perdersi, meglio lasciarsi andare, trasformarsi, mutare, metamorfosi improvvisa, vigna che corre via, grappoli d’uva di bacchiana memoria ad adornarla, il cuore che fugge lontano, scompare tra le zolle di un campo appena arato, a ricercar qualcosa che più non trova, a ritrovar qualcosa che più non ha, malinconia un po’ ovunque, cielo senza nuvole a riflettersi in una lacrima che timidamente si forma, scivola su una guancia, cade a terra, felicità, eternità, amore, vita, morte.