Autunno, e realtà, e sogno…

In questo mattino d’autunno, mi sveglio, o mi addormento, un pensiero, un tormento, mi aggrappo, mi salvo, ci vuole coraggio, mi dico, ci vuole coraggio, e mi perdo in un raggio di sole, nel canto di un uccello, dagli strani rumori che riempiono il vuoto intorno a me, mi lascio attrarre, scricchiolii, fruscii, passi, tremori, brividi che corrono giù lungo la mia schiena, batter di denti, forse un po’ di freddo, e poi, il giorno, la notte, entrambe, insieme, da sempre, per sempre. 

In questo mattino d’autunno, mi son svegliato, o addormentato, chissà, sogno e realtà che vanno a braccetto, come distinguerle? Mi chiedo, ti chiedo, mentre m’incammino lungo una strada che attraversa il bosco, scricchiolii, fruscii, passi, foglie, vive e morte, sogno o realtà? Mi chiedo, ti chiedo, poiana che si alza in volo e scompare, inghiottita dal cielo, inghiottita dallo spazio, inghiottita dal tempo, nel battito delle sue ali, in ogni suo movimento, il segreto della mia, della tua esistenza, realtà o sogno? Ti chiedo, mi chiedo.

Così avvolto dal sole, avvolto dalla luce, fotoni, fotoni, fotoni, mi son svegliato, o addormentato, canto d’uccello, rumori lievi, fruscii, passi, scricchiolii, dondolio di alberi, foglie, vive, morte, un po’ di vento, cammino, cammino, cammino, mi guardo intorno, attentamente, osservo ogni particolare del mondo intorno a me, ogni particolare della mia, della tua esistenza, realtà o sogno? Ti chiedo, mi chiedo, serpente verdognolo che attraversa la strada, strisciare, strisciare, strisciare, si ferma, mi osserva per qualche istante, lingua dentro, lingua fuori, di nuova lingua dentro, strisciare, strisciare, strisciare, sparisce nell’erba alta, realtà o sogno? Ti chiedo, mi chiedo.

In questo mattino d’autunno, mi sveglio, o mi addormento, ti svegli, o ti addormenti, pensieri, tormenti, mi aggrappo, ti aggrappi, alla vita, alla morte, ti salvi, mi salvo, ci vuole coraggio, diciamo entrambi a noi stessi, un raggio di sole che ci accarezza il volto, fotoni, fotoni, fotoni, il canto di un uccello, strani rumori, scricchiolii, fruscii, passi, tremori, una poiana che si alza in volo e scompare, inghiottita dal cielo, un serpente che strisciando attraversa il bosco, e foglie, foglie, foglie, vive e morte, ora mosse, ora accompagnate a terra dal vento, sogno o realtà? Ti chiedo, mi chiedo, lo spazio, il tempo, ad inghiottirci, in ogni movimento, in ogni spostamento, nella dinamicità dell’attimo vissuto, il segreto della tua, della mia esistenza, il segreto della tua, della mia realtà, o sogno? Mi chiedo, ti chiedo.

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