Quando muore Sean Connery, si parla inevitabilmente di James Bond. Il motivo è lampante e lo aveva già sottolineato Cary Grant, rifiutando il ruolo prima che fosse assegnato allo Scozzese: una serie di film, di quel calibro, gli avrebbero cucito addosso un personaggio solo per tutta la vita. A Cary, che all’epoca era già uno degli attori più versatili, apprezzati e amati del mondo, questo non andava, Sean invece, che veniva da una vita diciamo difficile e che nel cinema aveva fatto ben poco, prese l’occasione al volo e in breve divenne Bond, James Bond.
Quello che nessuno all’epoca sapeva e soprattutto, che non si poteva dedurre dal primo lavoro prodotto da Saltzman & Broccoli, ispirato alla saga di Ian Flemming, era che l’agente britannico con il doppio zero, avrebbe fatto breccia nel cuore degli spettatori del tempo in maniera devastante. Il motivo agli inizi non fu tanto l’attore, che poi invece determinerà la difficoltà nella scelta dei sostituti più per il legame psicologico che gli spettatori crearono con lui (problema che si riflette anche oggi nelle serie televisive), che per l’interpretazione, piuttosto il pacchetto completo, confezionato alla perfezione. Machismo, belle donne, bei vestiti, belle auto, località esotiche, un po’ di sano erotismo, vita agiata, mistero, azione, una colonna sonora semplice ma incisiva. Il primo film della serie si salva indubbiamente dietro tutti questi infiocchettamenti, per il resto la sceneggiatura sia in lingua originale che tradotta è una cagata e la recitazione lascia a desiderare. Questo non lo dico solo io ma lo hanno detto in passato anche gli attori stessi, sia Connery che la Andress.
Passato il primo scoglio, la rottura del ghiaccio, il prodotto col tempo è migliorato in maniera incredibile. A partire dagli ottimi registi e sceneggiatori scelti, passando per le colonne sonore realizzate da artisti del momento, la grafica incredibile dei titoli di testa, le riprese estreme (alcune delle prime scene subacquee della storia del cinema per esempio), i cattivi sempre più famosi, spesso molto più del protagonista stesso, come Adolfo Celi, Telly Savallas e tanti altri. La formula di base però è sempre rimasta la stessa, un buon film di spionaggio, veloce, dinamico, sarcastico, maschilista, intriso di pubblicità, ricalcato su misura a copia dei sogni e dei desideri segreti degli uomini e perché no, anche di molte donne della nostra epoca.
A me non piace ripetere a parole mie quello che altri, migliori di me, hanno detto in passato, quindi cito quello che disse Fellini proprio a proposito di James Bond, unici film che l’incredibile regista andava a vedere al cinema (fatto rivelato dallo stesso in alcune interviste), proprio perché per lui, quello rappresentava il circo moderno: Per essere sincero fino in fondo, debbo dire che mi piacciono moltissimo anche certi film di 007. Dietro la superficie smaltata, la concatenazione brillante di fatti avventurosi, senti il fruscio allarmante di un mondo di coleotteri, terribile, angoscioso: il nostro mondo, affascinante e tremendo come questi film riescono a captare, dentro una forma gloriosamente convenzionale, il messaggio magari parziale, magari distorto, magari impazzito, dell’uomo di oggi.
Sean recitò in sei film della saga ufficiale di Saltzman & Broccoli il ruolo del popolare agente (Dr. No, From Russia with love, Goldfinger, Thunderball, You only live twice e Diamonds are forever), dopodiché non contento recitò in un film non ufficiale, remake di uno di quelli della saga girati precedentemente, Mai dire mai, rivisitazione di Thunderball. Che dire non so se sia l’unico caso di attore che fa il remake di sé stesso, ma indubbiamente sono pochi ad averlo fatto. Per liberarsi di questo ruolo ed essere apprezzato in altre interpretazioni ci mise quasi vent’anni, James Bond invece, anche grazie a lui, diventò uno dei più grandi fenomeni di costume dell’epoca. È impossibile non accorgersi di come tanti schemi pubblicitari proposti oggi su molti social-network come Instagram, traggano ispirazione proprio da questo tipo di prodotti cinematografici così sponsorizzati. Anche da questo si capisce l’incidenza che ha avuto questo tipo di cinema sul mondo moderno.
Ho visto i film di James Bond decine di volte, li adoro tutti, dal primo all’ultimo, ma anche coloro che non li amano, dovrebbero ringraziare la popolare saga, che ci ha dato comunque un grande attore, interprete di alcune memorabili pellicole che non sto qui ad elencare, sono troppe, che hanno non solo segnato la carriera di molti attori e registi, ma soprattutto l’immaginario di milioni di spettatori. Grazie Connery, Sean Connery.