È un mondo assurdo quello in cui viviamo. Da un lato osserviamo la deriva verso destra di molti governi Europei e non, generata soprattutto dal bisogno di protezione e dalla paura che i cittadini un po’ ovunque sentono, in particolare in seguito agli avvenimenti intercorsi dall’undici settembre del duemilauno in poi, ma soprattutto a causa del crescente fenomeno migratorio, che col tempo diventa sempre più ingestibile. Dall’altro lato la Pandemia, problema inaspettato, che costringe i governi stessi a mettere in atto misure d’emergenza inusuali e di conseguenza, ad aumentare il controllo sui cittadini, limitandone la libertà.

Va da sé che con queste basi, un paese come la Francia, che ricordo è il pezzo di mondo dove attualmente vivo, stia passando un periodo molto complicato. Se da un lato infatti la sanità francese, praticamente un ricalco grossolano di quella italiana, ha il suo bel da fare, dall’altro lato, anche le Forze dell’Ordine, non se la passano bene. Il numero degli agenti, ridotto nel corso degli ultimi anni, fa sì che gli uomini in forze non arrivino a sostenere il carico lavorativo e le pressioni generate dalla Pandemia e dagli attacchi terroristici. È necessario sottolineare che la Francia ha il triste record di primo paese europeo per numero vittime e attentati dal 2001 ad oggi, l’ultimo dei quali si è verificato un paio di settimane fa.

La pressione alla quale sono sottoposti gli agenti, in gran parte sottopagati e ricordiamolo in numero ridotto, quindi con un carico lavorativo più grande, sommato alla crescente paura delle persone, il tutto mescolato, diciamolo pure, all’attitudine violenta che molti esseri umani nascondono in generale, fa sì che troppo spesso assistiamo ad episodi di violenza tra Forze dell’Ordine e cittadini, durante i quali i secondi, ovviamente, non hanno mai la meglio. È un argomento questo molto dibattuto oggi, in Francia come in altri paesi del mondo, in particolare da quando i cittadini disponendo di telefonini e sistemi di registrazione riescono a rendere noti fenomeni di questo tipo, grazie alla condivisione via web.

È in questo contesto che prende vita la famosa loi relative à la sécurité globale che qualche giorno fa ha portato in piazza a Parigi, e un po’ ovunque in Francia, quasi cinquecentomila persone. La legge prevede un aumento dei poteri concessi alla Polizia Municipale, in particolare quelli giudiziari, per rendere l’organo più simile alla Polizia Nazionale. La proposta viene giustificata dal fatto che gli agenti del Comune spesso, fanno interventi che non dovrebbero competergli. La legge richiede anche l’autorizzazione a procedere con l’utilizzo giornaliero di Droni e l’autorizzazione alla raccolta di immagini da loro registrate e trasmesse, allo scopo di garantire la sicurezza delle persone. Prevede anche che l’accesso alle immagini di videosorveglianza e delle telecamere portate sulla divisa di ogni agente delle Forze dell’Ordine, non sia più limitato ai Poliziotti e Gendarmi autorizzati al loro controllo specifico, ma a tutti quanti gli agenti e responsabili delle Prefetture. Infine stabilisce multe alquanto salate, fino a quarantacinquemila euro, per coloro che, vittime di uno scontro con la polizia, diffondo attraverso l’uso di un dispositivo di ripresa qualsiasi, immagini rappresentanti il volto o altri elementi d’identificazione di un poliziotto.

È una proposta di legge terribilmente forte, voluta soprattutto dalla destra francese, che in parole povere vuol dire: una ridistribuzione dei poteri giudiziari, l’aumento dei poteri alla Polizia Municipale, che rende gli agenti comunali uguali agli agenti della Polizia Nazionale, farà sì che i singoli comuni, in futuro, detengano parte del potere giudiziario; controllo a tappeto sulla popolazione mediante l’utilizzo dei Droni; libero accesso di tutti gli agenti e responsabili alle telecamere, con ovvia possibilità che l’agente implicato in un atto di violenza possa modificare le prove della sua azione; infine il dissuadere i cittadini dal divulgare immagini compromettenti per la polizia e lo stato, di conseguenza la limitazione della libertà di espressione, di informazione e di denuncia. Manovre piuttosto drastiche e illogiche, per risolvere un problema che come soluzione logica comporterebbe un semplice aumento del numero degli agenti.

Vi ho spiegato questa cosa perché qualcuno approfitta delle manifestazioni organizzate qui in Francia negli ultimi giorni, per sottolineare l’inutilità del confinamento e delle misure covid, come invito a ribellarsi alle misure di contenimento della malattia, tipo – Hai visto i Francesi? Loro se ne fregano…

Invece, il motivo della manifestazione era più che serio e lecito, visto che questa proposta di legge, avanzata il venti ottobre, è stata avviata in procedura accelerata, ha già passato il vaglio dell’Assemblea Nazionale e andrà al Senato a gennaio. Bisogna essere vigili in periodi come questo e i francesi lo sono…quasi sempre.

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