Frastornato, ritorno alla vita, notti insonni, storie di lune crescenti e solstizi d’estate, storie mai raccontate, perdute per lungo tempo e poi, in un mattino come questo, seduto in giardino, l’ultimo mistero universale a rivelarsi davanti ai miei occhi, l’alba di un nuovo giorno, ritornate alla memoria, un abbraccio, un bacio, sodalizi e solstizi, alleanze, srotolarsi di passi, piedi nudi sul prato, mani nelle mani, intrecci di dita, miraggio diventato improvvisamente realtà, realtà che si trasforma rapidamente in miraggio.

Frastornato, ritorno alla vita, spettinato, la barba da radere, un lungo viaggio alle mie spalle, mi presento finalmente al tuo cospetto, e ti trasmetto tutto ciò che ho imparato, ovvero, nulla, nudo, le braccia aperte, ad indicarti il vuoto, colmo di niente, colmo di tutto, mentre tutt’intorno l’estate, spalanca le braccia anche lei, ci avvolge, ci stringe, un soffio di vento ad accarezzare le nostre teste.

Dirti non so, o meglio, raccontare non so, la bellezza di tutto questo, effimera consapevolezza di uno splendore infinito, passato, presente e futuro che collassano su sé stessi, l’eternità dell’istante vissuto a manifestarsi, io e te, perdersi, ritrovarsi, di nuovo perdersi, per poi ritrovarsi, miraggio l’uno dell’altro, follia personale che s’infrange sul tuo, sul mio vissuto. 

Frastornato, ritorno alla vita, aprendo le palpebre ti vedo, di nuovo lì, dove è destino che tu sia, esplosione di luce, conforto per il pensiero, rifugio del sentimento, sbocciare incontrollato di fiori, e dietro tutto questo, una parvenza di felicità, sipario che si apre, la vedo nitida, sento un fremito lungo il corpo, euforia, eccitazione, scompare a poco a poco la frustrazione. 

Dirti non so, cosa stia succedendo, il giorno che nasce, il ritorno alla vita, il solstizio d’estate, la luna crescente, mente che si allarga, che abbraccia il tutto, stringerti a me, felicità che esplode, e dietro tutto questo, finalmente, una rinnovata, incredibile, insperata, voluta, pretesa, dovuta, felicità.

Tre gazze si alzano in volo, da dietro la siepe di alloro – domenica devo preparare l’arrosto con le patate… – si avvicinano a me – …Livia lo adora… – planano sul tavolino del giardino – ..preparerò anche un po’ di peperonata… – mi osservano, cianciano qualcosa – …le piace tantissimo anche quella… – penso, mentre lancio alle mie nuove amiche i resti di una baguette. 

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