Sul trasformarsi in eternità…

Bruciare, fuoco ovunque, oltre il grande cancello in ferro battuto, rose di metallo, ora rosse incandescenti, ora annerite dalle fiamme, universi impossibili, molecole di speranza unite, a dar forma agli oggetti più incredibili, a dar vita agli esseri viventi più assurdi, nascosti in una inquietante oscurità, interrotta a tratti da bagliori, lampi di indescrivibile bellezza, di incomprensibile natura, la mia mente che non regge l’impatto emotivo, comprime il cervello, fino a spinger fuori dagli occhi le lacrime, succo cerebrale, oltre la trasparenza di una goccia, immagini, ricordi, visioni, esperienze, luce, emozione, portale extratemporale, centinaia di altrove, le fiamme che mi avvolgono, la pelle che brucia sempre di più, e di fronte a me, il grande cancello, unica speranza di salvezza, unica possibilità di esistenza, unica via di fuga, il rumore di un clavicembalo, tre note, soltanto tre note, ad unirsi al crepitare del fuoco, al rumore sordo delle sbarre in metallo che si piegano su sé stesse, rose che si fondono insieme, roseto ardente, la testa che mi scoppia, pressione, gli occhi che quasi fuoriescono dalle orbite, esplosione mentale, chiudo le palpebre, con le mani cerco di comprimere il mio cranio, note che si fanno sempre più forti, fuoco che brucia ogni parte di me, e al di là del cancello, oscurità, interrotta a tratti da flash luminosi e raggi multicolore, oltre il prossimo istante, il mio corpo completamente mutato, cenere che si spande ovunque, attraversa le sbarre incandescenti, fluttua nell’aria, al di là delle fiamme, al di là delle rose, vola via, io che l’osservo – Ma che cosa sono diventato? Corpo invisibile, impalpabile, al di là del pensiero, perfino inesistente… – note musicali che si fanno ridondanti, il suono del clavicembalo, ora diventato eco perpetuo, che si allontana da me – Chissà dove si trova questo misterioso musicista… chissà dove mi trovo io… – mi chiedo, mentre osservo ciò che resta di me, la cenere che fluttua nell’aria, si allontana, e poi, improvvisamente, si illumina, bagliori, flash, raggi multicolore, tempesta universale, oltre l’ultimo pezzo di me, altri universi, altri mondi, altrove che non conosco, percezioni che non riesco a identificare, suoni e immagini che si fanno sensazioni incomprensibili, fuoco che continua a crepitare, cancello ripiegato completamente su sé stesso, le fiamme ad avvolgere, a distruggere ciò che resta di quelle incredibili, meravigliose, rose in ferro battuto, e lontano, nell’oscurità, lampi, bagliori, flash, raggi multicolore, inquietudini, paure – Chiuderei le palpebre se potessi, ma non posso…smetto di pens

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